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Con la fatturazione elettronica l’attuale governo conta di portare nelle casse dello stato parecchi soldi. Il governo è talmente convinto di questo che ha già inserito a bilancio nella manovra economica prossima una voce dedicata a questo specifico tema. Credo sia folle come pensiero.

Se fosse vero significherebbe che a oggi lo stato ci crede piuttosto disonesti perché pensa che ficcando il naso dentro ogni singola fattura che gira in Italia (o quasi) riesca a trovare i disonesti.

Penso invece che tutto questo gran baraccone della fattura elettronica non farà altro che complicare anziché semplificare la vita a chi lavora e produce in Italia. Ricordiamoci che il cuore produttivo dell’Italia non sono le grandi aziende ma le microimprese che sono le più impattate e gravate da questa assurda novità.

Non parliamone tecnicamente, questa novità ha trovato un’Italia non pronta a recepirla, i primi ad essere in forte difficoltà sono proprio i gestori di questo macchinoso sistema di interscambio di fatture ma in teoria fra meno di tre settimane l’Italia dovrà fatturare quasi tutto in via solo elettronica.

Oltre a presentare diversi buchi logici e di progettazione che palesano il fatto che chi ha ideato questo sistema molto probabilmente non ha mai lavorato in una normale micro-azienda italiana.

Il sistema è una Gravissima violazione della privacy degli individui e delle aziende. Non vedo per quale oscuro motivo lo stato debba venire a conoscenza di tutte le strategie commerciali che un’azienda mette in campo nel suo lavoro. Perché lo stato debba conoscere i listini applicati ad un cliente rispetto ad un’altro. Perché lo stato debba essere messo a conoscenza di cosa compro in tempo reale e con dettaglio.

Esistono modi sicuramente più efficaci per sconfiggere il sommerso che sicuramente esiste in Italia ma la fatturazione elettronica non è il metodo che funzionerà, produrrà solo nuovi effetti collaterali che ostacoleranno anziché aiutare il mondo produttivo del lavoro.