Come si evince dall’inchiesta fatta da “Pro pubblica” in whatsapp esistono dei “moderatori” (traduci con DELATORI) che raccolgono e leggono i meta dati degli utenti e li inviano alle forze dell’ordine, violando la privacy e la FALSA crittografia che whatsapp dichiara di usare?
tratto dal video al minuto 01:46 [ https://www.youtube.com/watch?v=ekdl4SLU17U&t=106s ] un’inchiesta di “pro pubblica” che ha mostrato come invece per quanto riguarda whatsapp esistano dei moderatori che si occupano di raccoglie i meta dati degli utenti di leggerli e in qualche modo anche poi di inoltrarli alle forze dell’ordine i messaggi che invece dovrebbero essere sottoposti a privacy grazie soprattutto alla crittografia. […]
Pro Pubblica, redazione no-profit che indaga sugli abusi di potere, a tal riguardo scrive: “[…] WhatsApp … esamina solo i messaggi dei thread che sono stati segnalati dagli utenti come “potenzialmente” offensivi. […]
La questione è che autorità ha whatsapp a violare la privacy di alcuni utenti in base alla segnalazione di altri utenti non chiaramente definiti. Whatsapp non è un giudice, non ha il potere di violare la privacy nemmeno dietro segnalazione di reali o meno utenti. Whatsapp non deve nemmeno entrare nel merito se dei messaggi siano o meno “potenzialmente” offensivi. Non è compito di whatsapp. Whatsapp è una piattaforma di condivisione di messaggi crittografati.
Il giudice è la figura determinata per legge in caso di controversie tra le persone anche in qualità di utenti.
Il diritto non può essere sovvertito, nemmeno uno si chiama Zuckerberg compra per 19,3 MILIARDI di dollari un pessimo software che usa il tuo cellulare come server senza pagarti un euro, spacciandolo per un sistema di condivisione di messaggi. Provate ad andare in rete e trovare server da usare per inviare immagini, video, per fare messaggistica e storage, e provate a verificarne i prezzi. Perché è questo che whatsapp fa con il vostro telefono cellulare senza pagarvi ne lo spazio usato sul vostro telefono, ne la banda internet che usa che voi state pagando al vostro fornitore.
Ecco perché vi consigliamo di usare TELEGRAM perché in whatsapp “utenti” termine generico dietro il quale si può celare qualsiasi cosa, “potenzialmente” anche un gruppo organizzato dall’azienda stessa? E se segnalano all’azienda che i vostri messaggi possono essere “POTENZIALMENTE” offensivi, whatsapp si sente nel diritto (che non ha) di spiare i vostri messaggi, violando la privacy e la crittografia dei messaggi, come lo facevano in altri tempi la polizie governative o segrete sotto il fascismo, nazismo, comunismo o nelle dittature sud americane.