Il concetto di Europa unita nasce molti anni fa con l’idea di creare un’unione che potesse opporsi alla forza degli Stati Uniti d’America.
Si era partiti bene teorizzando una moneta unica, non l’euro ma bensì l’ecu, una moneta che non è mai stata battuta ovvero non ha mai circolato realmente ma era quotata sui listini valutari ed aveva un tasso di cambio. Questo però se lo ricordano in pochi.
Si era inoltre partiti pensando anche ad una lingua unica che permettesse a tutti gli europei di parlare allo stesso modo ovvero l’esperanto. Una lingua teorizzata e resa reale tant’è che un ristretto manipolo di arditi pionieri linguistici lo ha studiato ed è in grado di utilizzarlo a tutt’oggi.
Due bei concetti archiviati in un cassetto ma poi l’Europa unita è partita ugualmente!
È partita per andare dove?
È partita creando una grande macchina teorico/burocratica con il suo bel parlamento europeo e la commissione europea. In estrema sintesi una riunione di nuovi teorici/politici che si sono messi a scrivere normative, regolamenti e leggi da calare poi più o meno sugli stati membri dell’unione. Si sono sparati dei parametri per cui i vari paesi europei potevano o non potevano diventare membri. Si è stabilito il valore della nuova moneta unica l’Euro che oggi utilizziamo e via! Verso una rotta non definita. Unificando paesi che si guerreggiano da tempo immemore, la storia è carica di guerre e inimicizie storiche fra le varie culture dei paesi d’Europa. Ma a testa bassa si è proseguito e si prosegue in questo progetto bellissimo ma utopistico dell’Europa unita in grado di opporsi allo strapotere USA.
L’unico risultato reale è di una costosa macchina burocratica da mantenere che produce normative che non sempre ma molto spesso danneggiano e rallentano gli Stati membri. Ho scritto non sempre perché in effetti qualcosa di buono anche lo hanno prodotto ma una minima parte rispetto all’intero del problema.
Con questo non voglio dire che sono anti europeista, anzi la teoria dell’Europa unita è molto bella ma certamente andava elaborata meglio fin dall’inizio, non certo come un organo punitivo e senza di fatto potere sugli stati membri dell’unione ma piuttosto come un organo consultivo in cui dovevano confluire le migliori menti, cosa che non è avvenuta.
L’Europa unita va drasticamente rivista e nel frattempo sarà il caso di badare molto di più alla salute e al benessere dei singoli stati tutelando le belle diversità che contraddistinguono ciascuno stato membro.