La situazione si inasprisce da un punto di vista umano ed economico ogni giorno, così ci siamo messi a studiare i dati ufficiale proposti quotidianamente dalla protezione civile e, benché risultino abbastanza discutibili come affidabilità (fonte) abbiamo cercato di trovare una logica in questo modo poco scientifico con cui stiamo procedendo nel “controllo” di questo nuovo corona virus a livello italiano.

Di seguito i dati ottenuti nei quattro periodi selezionati, ovvero la così detta prima ondata dal 01-03-2020 al 21-06-2020, l’estate fino al 16-08-2020, un inizio autunno fino al 11-10-2020 e la così detta seconda ondata.
Periodo | Tamponi quotidiani | Positivi quotidiani | Decessi quotidiani |
Dal 01-03-2020 al 21-06-2020 (16 settimane) | 41.885 | 2.007 | 291 |
Dal 22-06-2020 al 16-08-2020 (9 settimane) | 45.947 | 187 | 14 |
Dal 17-08-2020 al 11-10-2020 (8 settimane) | 89.416 | 1.804 | 14 |
Dal 12-10-2020 al 22-01-2021 (22 settimane) | 169.816 | 20.708 | 469 |
Analizzando il terzo grafico, quello in grigio, a nostro avviso il più significativo ovvero quello dei decessi attribuiti al nuovo corona virus, si denotano chiaramente tre periodi ovvero la prima ondata (fino al 21-06-2020), l’estate (allungata fino al 11-10-2020) e la seconda ondata tutt’oggi in corso.
Il secondo grafico, in giallo, mostra i casi settimanali risultati positivi ai test (badiamo bene positivi NON ammalati), che è coerente con il grafico blù, il primo, ovvero quello del numero di tamponi. L’andamento dei due grafici è molto simile.
Leggendo con attenzione i dati e guardando il grafico ci è subito saltato all’occhio qualcosa di piuttosto anomalo: se con il 21-06-2020 si può tranquillamente considerare conclusa la prima ondata, poi si è continuato a fare un numero di tamponi coerente fino al 16-08-2020. Corretto c’è stato un evento epidemico anomalo va continuato il controllo in modo coerente per sapere se le cose stanno andando meglio, peggio o sono costanti. E dal 21-06-2020 al 11-10-2020 possiamo tranquillamente affermare che la situazione era molto tranquilla per fortuna stante l’andamento dei decessi attribuiti al Covid-19 ovvero una media di 14 decessi al giorno su scala nazionale (ricordiamoci sempre che in Italia siamo in 60.000.000 di persone circa).
Ora con 14 decessi costanti dal 21-06-2020 al 11-10-2020 perché improvvisamente il 16-08-2020 si decide di raddoppiare il numero di tamponi fatti data la calma piatta dei dati di decesso? Sono 9 settimane (63 giorni) di assoluta tranquillità con una media di 187 positivi al virus e 14 decessi attribuiti quotidiani. Non sembra qualcosa di molto sensato. Tant’è che i dati delle 8 settimane successive al 16-08-2020 mostrano una costanza del dato dei decessi ovvero sempre, per fortuna, solo 14 decessi attribuiti al virus al giorno su scala nazionale mediamente.
Non vedendo sostanziali dati peggiorativi si aumenta lo sforzo tamponico e dal 12-10-2020 al 22-01-2021 si porta la media giornaliera dei tamponi dai circa 40.000 prima del 16-08-2020 a 169.000 tamponi al giorno circa!!! Quadruplicato lo sforzo senza nessuna giustificazione apparente, quasi alla ricerca disperata di nuovi ammalati.
E dopo tanto sforzo, tanta spesa di denaro pubblico, si arriva finalmente al risultato voluto ovvero la seconda ondata! Circa 20.000 positivi al test e 470 decessi attribuiti al nuovo corona virus al giorno di media.
Guardando il grafico blu dei tamponi si vedono chiaramente questi due scalini in crescendo dei test, un primo scalino il 16-08-2020 ed un secondo scalino l’11-10-2020, così come si nota che attorno al 08-12-2020 c’è stato un notevole calo del numero dei tamponi (che sia il miracolo della Madonna?). Per poi riprendere di buona lena attorno al 03-01-2021 trascorse le festività natalizie e il capodanno.
Ora ci pare che un virus in linea di massima non abbia molte cose da fare a parte contagiare nuovi ospiti, riprodursi e, potendo, mutare per sopravvivere al nostro sistema immunitario. Ma forse è un virus a cui piace andare in ferie sia in estate che a natale, o forse c’è qualcosa che non quadra in tutti questi dati?
La “bella notizia” evidenziata sul grafico grigio, da una linea fucsia orizzontale, è che i 5.303 decessi quotidiani di picco attribuiti al covid-19 della prima ondata non sono per ora mai stati superati o eguagliati nella seconda ondata, il cui picco massimo è stato di 5.174 decessi attribuiti al virus. Nonostante si sia quadruplicata la ricerca degli stessi. Il che ci potrebbe far supporre un ecatombe non riportata della prima ondata dal momento che facevamo un quarto dei tamponi ogni giorno o un eccesso di ricerca dei positivi nella seconda ondata.
Non riuscendo a capire tutte queste anomalie abbiamo cercato una possibile spiegazione riguardando le prime pagine dei giornali nazionali sull’intero periodo, leggendo anche la gazzetta ufficiale e altre fonti alla ricerca di qualcosa che potesse aiutarci a capire e dopo un discreto sforzo vi riportiamo alcuni dati.
Parliamo ora di giornali e mass-media
Il inizia diffusione della notizia il 22-02-2020 tutti i giornali titolano in prima pagina “Il virus”, il 25-02-2020 i virologi dicono “non sarà un flagello”, il 12-03-2020 si chiude tutta l’Italia il così detto “lockdown”, il 01-04-2020 “il virus frena e rimozione dei primi divieti”, 25-04-2020 “riaperture”, dal 07-05-2020 il virus è quasi assente dai mass-media.
Intermezzo cronologico su FCA
Il 15-05-2020 la FCA (ex Fiat) chiede una garanzia allo stato su un prestito di ben 6,3 miliardi di euro e lo stato in brevissimo tempo lo concede, perché? E’ un’azienda estera ormai! E’ appena finita un’ondata di un nuovo virus sconosciuto e impegniamo risorse finanziarie per darle ad una singola azienda privata anziché tenere tali fondi per sostenere il sistema sanitario? Come ringraziamento per il prestito, subito doto, la FCA sposta in Polonia la sede di produzione della Punto e usa i soldi del prestito per la successiva fusione con la PSA a creare Stellantis, notizia di pochi giorni fa (18-01-2021). Ma di restituire il prestito o togliere la garanzia dello stato non se n’è minimamente parlato nonostante il 76 miliardi di euro raccolti da Stellantis grazie alla quotazione in borsa.
Il 12,17 e 19-08-2020 l’Istituto Superiore di Sanità autorizza FCA a produrre mascherine chirurgiche per adulti e per bambini 27 milioni di mascherine al giorno che coprono circa il 50% del fabbisogno (indotto) nazionale vendute da FCA allo stato italiano a 0,08€ al pezzo ovvero 2.160.000 euro al giorno di incasso garantito dallo stato. Che stana coincidenza di date con il grafico blu inerente il numero di tamponi, non trovate? D’altronde se non ci fossero più positivi al virus a chi si venderebbero 27 milioni di mascherine al giorno? Con quale criterio si potrebbero emanare nuovi DPCM che obbligano gli Italiani al loro uso?
A pensar male si fa peccato
Siccome non siamo cospirazionisti, ma le date coincidono, abbiamo pensato ad una casualità. Allora abbiamo fatto ulteriori ricerche per capire se ci fossero altre possibili interpretazioni di questi numeri, di queste manovre preventive e sempre utilizzando fonti ufficiali (Ministero della salute) abbiamo trovato questo grafico interessante

Da cui si vede chiaramente che in condizioni normali la mortalità nazionale cala nei mesi caldi e aumenta in quelli freddi. Il che spiegherebbe il minor numero di decessi attribuiti al Covid-19 in estate e la risalita in autunno/inverno, come una qualsiasi annata precedente? In effetti no il numero è leggermente più alto e stando a questo grafico si sposta dai circa 280-300 decessi quotidiani in periodo di picco a circa 330-360 decessi nazionali quotidiani. Un attimo che numeri c’erano nella tabella poco più in alto attribuiti al nuovo corona virus? Vado a rivedere 291 di media giornaliera durante la prima ondata e 469 durante la seconda attribuiti al Covid-19. Il che ci lascia un po’ perplessi perché sembrerebbe che tutti o quasi i normali decessi quotidiani siano stati attribuiti al virus, è una cosa sensata?
Da questi dati deduciamo in modo logico che sicuramente il virus ha avuto un’incidenza sull’incremento del numero di morti quotidiani nazionali lo scorso anno e anche quest’anno, ma forse il numero non è stato poi così significativo come incremento, è sufficiente guardare i dati del grafico per capirlo.
Ritorniamo a giornali e mass-media
Il 18-05-2020 c’è un’ulteriore riapertura rispetto alle restrizioni alle libertà imposte dai DPCM, il 03-06-2020 riapre proprio tutto e si ritorna ad una quasi normalità, il virus non fa più notizia. In un lasso di tempo che va dal 04-06-2020 al 17-08-2020, il virus è in ferie, se ne parla molto sotto tono, in chiave economica e come notizia di poco conto, in compenso in questo periodo Conte finisce sotto il fuoco dei Pubblici Ministeri che lo convocano per chiarire alcuni fatti sul virus, le doppie versioni sul Covid-19, gli aiuti al suocero, il 12-08-2020 si parla del vaccino russo Sputnik e dulcis in fundo il 15-08-2020 il Movimento 5 Stelle divorzia dalla Lega e ritorna al governo col PD. Il 17-08-2020 si chiudono le discoteche, senza una tangibile motivazione scientifica. Il 18-08-2020 i giornali titolano “si cerca il virus che non c’è” che invece dal 21-08-2020 cambiano in “contagi in aumento” che guardando i dati a quella data non si può dire sia una cosa reale. Perché questo cambio di rotta comunicativa senza dati a sostegno?
Sperando che il sistema giudiziario indaghi su questi strani numeri, questi strani annunci mediatici e le loro conseguenze su molti di noi. Invitiamo te che leggi a diffondere e condividere questo articolo, un po’ lungo sicuramente ma di riflessione che meriterebbe indagine.
Infine se hai altri dati che portino ad interpretazioni diverse facceli avere mediante posta elettronica e saremo ben lieti di analizzarli ed eventualmente condividerli con tutti i riconquistatori qui.